Consigli lesti e onesti

“I misteri della rue La Bruyère” – V. De Martino

CASA EDITRICE: La Lepre Edizioni

COLLANA: Visioni

PREZZO DEL CARTACEO: €16,00

PAGINE: 188

Parigi, Belle Époque, arte, misteri da risolvere, una storia ispirata da un fatto di cronaca degli anni 2000, intrighi, echi dal passato… Ormai La Lepre Edizioni sa bene come mandarmi in brodo di giuggiole.

“Questo faccio, mettere etichette, fissare ciò che vorrebbe sfuggire, e così come posso, resistere al fluire incessante del mondo, che travolge affetti e certezze. Se lo fermo prima, non porterà via anche me.”

Chi parla (e ci narra tutta la vicenda in prima persona) è Roberto Carli, storico dell’arte e perito di una casa d’aste parigina, incaricato di catalogare un’eccezionale scoperta: un appartamento chiuso e intoccato da più di sessant’anni nei pressi dell’Opèra Garnier e divenuto praticamente una capsula del tempo.

“Dentro l’appartamento della rue la Bruyère mi aspettava un abisso torbido e oscuro. […] Entrai e niente, dopo, è stato più lo stesso.”

 L’erede, ignaro del perché la zia – recentemente deceduta – abbia scelto lui come destinatario della casa, non conosce i precedenti proprietari o la storia di quel luogo incredibile. A chi apparteneva? Cosa si nasconde sotto gli strati di polvere accumulati dai decenni? E chi è la splendida donna del quadro che ha tutta l’aria di essere un Boldrini?

Gli oggetti sono delle tracce che parlano delle vite degli uomini.”

Il protagonista capisce subito che il suo lavoro non può limitarsi a un mero elenco di oggetti a scopo di vendita. Per deontologia o per vocazione, Roberto sente che deve ridare voce e dignità a chi abitò quelle stanze decenni prima, alla storia di quei luoghi che sembrano rimasti intatti proprio per essere testimonianza tangibile di esistenze ormai lontane ma non svanite.

Siamo un ponte tra prima e dopo, dove risiedono, nell’uno dolcezza, nell’altro speranza, mentre sul presente incombono la pena e il timore.”

Oltre ad essere un giallo e un’interessante ricostruzione storica, De Martino ci presenta un agile ed estremamente scorrevole romanzo contenente nozioni di storia dell’arte, accenni alle dinamiche delle case d’aste, un intreccio avvincente che tiene incollati alle pagine e in cui niente è come sembra e, non da meno, riflessioni sui legami familiari, sull’amore, sul tempo che fugge, sulla fugacità dell’esistenza umana che però rimane in qualche modo impressa su quegli inanimati osservatori che sono gli oggetti che collezioniamo e che ci circondano. 

“I veri figuranti siamo noi, le cose che ci circondano sono più durature e certo molto meno infelici.”

Consigliato con tutto il cuore!

In collaborazione con La Lepre Edizioni.

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