
CASA EDITRICE: Scrittura&Scritture
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2022
PREZZO DEL CARTACEO: €16,50
PAGINE: 235
Di storie che parlano di intrighi, passioni, lotte di potere et similia ne son piene le librerie, ma di gialli con protagonista Gian Lorenzo Bernini ancora non ne avevamo sentito parlare. Il sangue del drago è infatti il primo libro di una serie che vede come protagonista lo scultore e artista napoletano.
“E se tutte quelle imprevedibili dipartite non fossero state imputabili all’eccezionale caldo, come si era ritenuto sulle prime, ma a un progetto criminale?”
In questo capitolo, il giovane si ritrova suo malgrado detective ante litteram alle prese con un cold case, la morte sospetta del cardinale Stefano Pignatelli avvenuta undici anni prima dei fatti narrati nel libro.
“Bernini si convinse che doveva essere accaduto qualcosa in quel preciso anno, il 1623, che aveva segnato il destino di Borghese e di Pignatelli.”
Ad assoldare il bello e talentuoso Bernini è uno dei suoi mecenati, il cardinale Scipione Caffarelli-Borghese, attraverso una lettera che giunge all’artista dopo la morte – omicidio? – del suddetto protettore. Con l’aiuto inaspettato di una giovane educanda e di una monaca, Gian Lorenzo cerca di destreggiarsi tra i tanti intrighi e faide per il potere che imperversano nella Roma del Seicento, secolo turbolento e sanguinoso.
“Chi, dunque, aveva voluto veder morto Scipione? Chi aveva versato il sangue del drago Borghese?”
Come definire questo romanzo targato Scrittura&Scritture? È un thriller storico ben congegnato, scorrevole (a tratti forse un po’ troppo semplicistico ma comunque ben scritto) ed estremamente godibile dove realtà e finzione si mescolano con maestria, arricchito da tanta storia dell’arte e comparsate di personaggi famosi.
Consigliato.
In collaborazione con Scrittura&Scritture.