
CASA EDITRICE: KELLER EDITORE
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2019
PREZZO DEL CARTACEO: €18,00
PAGINE: 327
TRADUZIONE: Scilla Forti
“L’okapi ha un aspetto tutt’altro che funesto. Non potrebbe averlo nemmeno se si sforzasse, cosa che per inciso non fa molto spesso, per quanto ne sappiamo.”
A volte, l’anziana Selma sogna un okapi, quel bizzarro mammifero realmente esistente che sembra però uscito da un libro di mitologia, al pari di un grifone: un po’ di zebra, giraffa quanto basta, un pizzico di capriolo, una spolverata di tapiro. Un cocktail faunistico, insomma.
Ma la stranezza non si ferma qui. Entro poche ore dal sogno, un abitante del piccolo paese del Westerwald muore.
E chiunque è un potenziale bersaglio!
Generalmente non superstiziosi, i tranquilli paesani – saputo dell’incontro onirico tra Selma e l’okapi – cominciano a essere vittime di irrequietezza e suggestione e a sobbalzare ad ogni can che abbaia. Si scatena così inevitabilmente il toto morto – per intenderci, un po’ come quello che si propaga oggigiorno nel web ogni volta che Aaron Ramsey, il famoso calciatore gallese, segna un gol e nel giro di pochi giorni muore una star internazionale (sarà un caso, sarà una coincidenza assurda, ma succede ogni volta!).
Luise, la nipote di Selma, è la voce che racconta la sua infanzia commovente e sui generis in un paesino sperduto – tra boschi, pascoli e prati incontaminati, a contatto con la natura e i suoi cicli, credenze, superstizioni e un pizzico di magia – e l’avvento dell’età adulta e del primo amore.
“Una volta entrato in scena, pensai, l’amore appiccica un sigillo su ogni oggetto di tua proprietà e dice ‘Ora non è più tuo'”.
Con ironia e semplicità, Mariana Leky costruisce un romanzo di formazione in cui la protagonista si trova alle prese con le idiosincrasie, le ingiustizie, le stranezze e la bontà degli adulti, narrate con la dolcezza, la curiosità e la lucidità senza filtri di chi ancora non è stato contagiato dal perbenismo e dall’ipocrisia. Una giovinezza che sembra – e dovrebbe essere – dorata e spensierata ma che poi, in realtà, riserva insidie, dolore e tristezza.
Delicato, divertente, adorabile, ma anche profondo e toccante. Mariana Leky ha creato una incantevole comunità di macchiette esilaranti e indimenticabili, una parata di personaggi talmente vividi, tangibili e reali da scavare un piccolo pertugio e rimanere nel cuore di noi lettori.
Da mesi in cima alle classifiche tedesche, “Quel che si vede da qui” è senza dubbio un libro da leggere e amare.
In collaborazione con Keller Editore.
2 thoughts on ““Quel che si vede da qui” – M. Leky”