
CASA EDITRICE: EDIZIONI ANFORA
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2019
PREZZO DEL CARTACEO: €15,50
PAGINE: 132
TRADUZIONE: Vera Gheno
Quanto dolore, struggimento e vita possono essere condensati in 132 pagine?
In questo splendido libriccino si susseguono quelle che potremmo definire novantanove poesie in prosa che, attraverso i ricordi, ci descrivono un amore che nasce, fiorisce e muore, la parabola del rapporto tra un uomo e una donna, il suo culmine e poi la fine, senza dimenticare tutti i vari gradi di separazione. Una storia unica narrata in tanti brevi frammenti, memorie che riaffiorano improvvise, barlumi di giorni inesorabilmente passati, attimi ormai lontani, imbalsamati, intoccabili, quasi sacri.
Nella quarta di copertina si parla di “novantanove istantanee” ed è proprio questa l’idea che si ha di “Settembre 1972”, pagina dopo pagina: sembra di scorrere un album di fotografie, polaroid ingiallite di un passato irripetibile. La voce maschile ci racconta di questo tormentato amore e si sfoga, accompagnandoci nel vasto labirinto delle proprie emozioni, sensazioni, sofferenze, disperazioni.
“Passeranno poi un giorno anche le sofferenze, si esaurirà la carica dell’orologio del tormento, si fermerà in me il grossolano ingranaggio, non lo ricaricherai più, cesseranno le tue visite irregolari, non risveglierai speranze, non mi illuderai con la felicità, non mi terrai nell’incertezza, non umilierai il mio desiderio […]”
Che posso dire di più? È una storia che, inconsapevolmente, va a scovare e riesumare mie vecchie ferite ormai cicatrizzate ma comunque presenti, indelebili, ed è una lettura dolorosa, dura come un pugno allo stomaco e sottile come una lama, ma così scorrevole, lirica, onesta e unica che è impossibile da mettere giù.
“[…] non cerco più segni favorevoli né in cielo né in terra, ho smesso con la predizione, non spero più che un giorno capiti qui, come se nulla fosse successo, e rimanga con me, ti interessi a me, e capisca tutto […]”
Superbo e bellissimo.