
CASA EDITRICE: Scrittura&Scritture
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2017
PREZZO DEL CARTACEO: €14,00
PAGINE: 235
“Prima o poi, troverò l’acqua che farà girare il mio mulino”.
Finalmente mi sono approcciata alla penna di Adriana Assini. Da molto tempo la mia amica Imma* me ne parlava e mi consigliava spassionatamente le sue opere e, alla fine, ho ceduto. E meno male!
In questo splendido e avvincente affresco storico, l’autrice romanza e ricostruisce la vita di Giulia Tofana, meretrice e fattucchiera palermitana realmente esistita, bella, orgogliosa e altruista, capace di rimettere in riga studiosi e nobiluomini con il suo sarcasmo e la sua personalità prorompente.
Giulia, figghia di centu patri, perdutamente innamorata – e ricambiata – del barone Manfredi, si salva dalla peste di Palermo del 1624 approdando a Roma con la sua amica Girolama grazie ai sotterfugi di Nicodemo, un giovane frate invaghitosi di lei e intenzionato a portarla sulla “retta via”. La nostra bella protagonista, però, non scappa dalla sua città natale solo per sfuggire al morbo pestilenziale: teme infatti di essere scoperta e perseguitata dall’Inquisizione per il suo “prodigioso” ritrovato, l’acqua tofana, una sostanza senza odore e sapore che avvelena e non lascia alcuna traccia e che Giulia vende a donne vittime di violenza, soprusi e vessazioni da parte di mariti, padri e uomini in generale.
“Che c’è di male nel fare il bene? Io sono la speranza di tante sventurate che nessun giudice difende, che nessun santo protegge […] Ci oltraggiano, ma non ci domandano perdono. Ci uccidono e se la cavano con un’ammenda. A loro il mio veleno non serve, visto che la fanno franca anche quando ricorrono ai coltelli!”
Giulia Tofana resta comunque un’assassina o, meglio, una complice ma, in un’epoca in cui la stirpe di Adamo imperava e godeva di un illimitato strapotere (non troppo diversamente da oggigiorno), la giustizia privata non sembrava così sbagliata.
“Non sono empie, né arpie, né donne degeneri quelle che ricorrono alle mie fiale. Vivono nella disgrazia e sperano, grazie a me, di tirarsene fuori.”
Con le sue descrizioni vivide e realistiche, Adriana Assini incanta e cattura sin dalla prima pagina. Bellissimi i rimandi a leggende, storie e fatti di Roma, Napoli e Palermo, nonché credenze folkloristiche. Le anastrofi – inversione del normale ordine delle parole in una frase – e il linguaggio ricercato e “d’altri tempi” funzionano e arricchiscono la storia.
CONSIGLIATO!
Le notizie, quelle belle: da pochi giorni la Scrittura&Scritture ha ceduto i diritti per una trasposizione cinematografica/televisiva tratta da questo romanzo!
*Instagram: https://instagram.com/amy_labiskotta – Blog: https://ilibridellabiskotta.wordpress.com/ (in particolare, link alla sua recensione di “Giulia Tofana”: https://ilibridellabiskotta.wordpress.com/2019/06/10/giulia-tofana-gli-amori-i-veleni-adriana-assini/)
3 thoughts on ““Giulia Tofana. Gli amori, i veleni” – A. Assini”