
CASA EDITRICE: Caravaggio Editore
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2020
PREZZO DEL CARTACEO: €15,50
PAGINE: 251
TRADUZIONE: E. De Luca
La collana Classici Ritrovati, meraviglioso lavoro di riscoperta da parte della Caravaggio Editore, si arricchisce di un altro titolo di Lucy M. Montgomery, ossia Kilmeny del frutteto.
Eric Marshall, bello, intelligente, dotato di “quell’indefinibile fascino della personalità” e appena laureato, accetta di sostituire un amico malato e di prendere il suo posto come insegnante in una scuola dell’Isola del Principe Edoardo (Prince Edward Island). Il luogo è indescrivibilmente piacevole, ricco di paesaggi ameni e bucolici e pervaso dai profumi inebrianti della primavera inoltrata che volge all’estate. Nelle sue passeggiate rinfrancanti, si imbatte in uno splendido e solitario frutteto. Lì, incontra una fanciulla, bellissima, dalle lunghe trecce scure, intenta a suonare il violino.
“Sotto il grande albero di lillà, bianco e frondoso, c’era una vecchia panca cadente di legno; e su di essa sedeva una ragazza che suonava un vecchio violino marrone. […] Era una melodia sfuggente, ossessionante, stranamente adatta al momento e al luogo.”
Agli occhi di Eric, la bella Kilmeny – il cui nome richiama un’eroina della tradizione scozzese – sembra emergere dalla natura come una silfide, come una eterea ninfa dei boschi. Il locus amoenus, la dolce musica da lei prodotta, i profumi della bella stagione fanno da cornice a questa splendida visione, che rimarrà fissata nella mente di Eric per tutta la vita.
“Fino all’ultimo suo giorno Eric Marshall avrebbe ricordato vividamente quella scena, così come la vide… l’oscurità vellutata del bosco di abeti, l’arco del cielo di morbido splendore, i boccioli di lillà ondeggiante, e nel mezzo la ragazza sulla vecchia panca con il violino sotto il mento.”
Il primo incontro tra i due avviene e termina così rapidamente che il giovane stenta quasi a credere possa essere successo davvero. Era tutto un sogno? Un incantesimo?
“Chi era? Che cosa era?”
In seguito, tra i due si instaura uno splendido rapporto, si incontrano nel frutteto e si raccontano. Lui con la voce e con i libri che le porta in prestito, lei suonando il violino e scrivendo su di una lavagnetta. Sì, perché Kilmeny è muta e ciò, unito alla sua triste e misteriosa storia familiare, rappresenta un ostacolo alla felicità dei due giovani…
Kilmeny del frutteto si è rivelata essere una lettura davvero piacevole, la classica storia che scalda il cuore e che si legge tutta d’un fiato. Da essa traspaiono bontà d’animo, dolcezza, educazione, speranza e buoni sentimenti, senza essere però un racconto sdolcinato. Le descrizioni sono estremamente poetiche ed evocative: sembra davvero di poter vedere quei tramonti, annusare quei profumi, ascoltare quella musica. Tutto diventa palpabile e percepibile.
Stupende poi le illustrazioni, riprese dalla prima edizione del 1910. Il testo è integrale e annotato. La cura di De Luca e dei suoi collaboratori è precisa e puntuale, come sempre.
Consigliatissimo!
In collaborazione con Caravaggio Editore.
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