
LA SEDUZIONE – J. Ovejero
CASA EDITRICE: Voland
COLLANA: Intrecci
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2019
PREZZO DEL CARTACEO: €18,00
PAGINE: 219
TRADUZIONE: Bruno Arpaia
“Quando la giustizia non esiste, il miglior surrogato è la vendetta.”
Scorrendo le pagine dell’ultima fatica di José Ovejero facciamo conoscenza con lo scrittore cinquantacinquenne Ariel Hernández, uno dei personaggi più urticanti mai delineati. Pomposo, autocelebrativo, egoriferito, misantropo eppure totalmente dipendente dalle attenzioni del pubblico e degli altri.
“L’ammirazione è come la cocaina, devi continuare a consumarla per non sentire il down.”
Non stupisce che sua moglie abbia chiesto il divorzio e che, nonostante la sua acclarata fama, non abbia più nessuno accanto che riesca a sopportare lui e tutto il suo immenso ego.
“La mia vanità è sproporzionata, onnivora, pantagruelica.”
Ma forse qualcuno è rimasto. David Pérez – figlio di una coppia con cui lo scrittore non ha più contatti, da sempre affezionato ad Ariel – un Woody Allen adolescente, non perché si assomigliassero nel fisico, ma erano simili in quella specie di scoraggiamento per le inclemenze della vita.
Senza alcun motivo, David subisce un’aggressione da parte di alcuni delinquenti. Quando si risveglia dal coma farmacologico, è un’altra persona. Lo schivo e pacato ragazzo che faceva spesso visita ad Ariel è diventato un’inarrestabile macchina da guerra, intenzionata a vendicarsi e desiderosa dell’aiuto dello scrittore.
“- M’interessa soltanto che mi aiuti. Mettiti nei miei panni.
– Non so mettermi nei panni degli altri. Credo che sia una forma di sociopatia.
– Tu ti vendicheresti.
– Io sterminerei anche i loro discendenti.
– Non ti chiedo tanto.”
Dopo quattro anni di crisi creativa, per Ariel questa “botta di vita” sembra essere la via per risvegliarsi dal torpore in cui è caduto. Lasciarsi coinvolgere dalle iniziative e dalle magagne del nuovo David diventa una seduzione a cui l’uomo non può resistere.
“La storia di David mi incitava a questo, a lasciare qualunque cosa in cui ero occupato per tuffarmi di testa nella trama che si apriva per me.”
In questo libro, a tratti postmoderno e metanarrativo, ho ritrovato la schiettezza, il cinismo e il disincanto che tanto mi piacquero in L’invenzione dell’amore (recensione qui). Anche ne La seduzione, Ovejero dà voce a un uomo disilluso, in crisi, bloccato di fronte a una qualche impasse esistenziale, orgoglioso eppure bisognoso – suo malgrado – di un aiuto, una spinta che possa rimettere in moto tutto.
O forse no. Dopotutto, in certi casi, realtà e finzione sono difficili da definire e separare…
Consigliato!
IL DETENUTO ZERO – Y. Karvelis
CASA EDITRICE: Voland
COLLANA: Intrecci
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2018
PREZZO DEL CARTACEO: €16,00
PAGINE: 149
TRADUZIONE: G. Dilillo
Langley, Virginia, Stati Uniti d’America. Il Pentagono sceglie George Manthos, Ravi Zatramaran e Chandra Guipure come collaboratori ausiliari alla costruzione di Isolamento, un carcere di ultima generazione e massima sicurezza. I tre giovani – di origine greca il primo, indiana gli altri due – sono dei portenti dell’ingegneria informatica e dovranno occuparsi della programmazione del sistema elettronico di controllo della prigione, progetto ancora top secret.
Commettono però l’errore di contattare dei giornalisti prima che la divulgazione di dati in merito a Isolamento venga permessa dai “piani alti” e, con l’accusa di cospirazione, vengono arrestati e incarcerati proprio in quella prigione. Pochi giorni dopo, però, i tre riescono ad evadere.
In questa prima parte, purtroppo, l’andamento mi è sembrato un po’ vago, lento, con poco pathos. La seconda parte invece, dedicata al processo che vede indagati il capitano Mac Lane e il sergente Walton, addetti alla sicurezza del carcere e sospettati di aver agevolato l’evasione, è più agile, coinvolgente e tiene incollati alle pagine: come avranno fatto i tre giovani a fuggire da un carcere di massima sicurezza, caratterizzato da isolamento totale, celle computerizzate, nessun contatto con operatori ma solo con un macchinario per l’approvvigionamento giornaliero? I due imputati verranno scagionati? Quali macchinazioni si nascondono dietro tutto ciò?
Arriveremo alla soluzione grazie alle indagini e ai ragionamenti di Dora Campbell, l’avvocato difensore dei due ufficiali accusati, coadiuvata da John Blackhead, geniale professore universitario, già docente di George, Ravi e Chandra. Il tutto condito da una serie di enigmi e riflessioni matematiche.
Non sono mai stata una cima in matematica o in logica e ho poca dimestichezza con tali materie, perciò ho prestato la massima attenzione per stare dietro ai vari ragionamenti e riflessioni matematici ma credo che per un appassionato o, comunque, qualcuno del campo, siano tutte considerazioni molto lineari, lampanti e fruibili e, ad ogni modo, Karvelis tenta di rendere accessibile la materia con spiegazioni più semplici possibile.
Bello!
Entrambi in collaborazione con Voland Edizioni.