
CASA EDITRICE: Neri Pozza
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2019
PREZZO DEL CARTACEO: €18,00
PAGINE: 381
TRADUZIONE: M. Ortelio
“A un tratto pensai che forse quelli erano stati gli anni più belli delle nostre vite e mi venne il magone.”
Aaah, la fine della scuola superiore, quanti ricordi. Uno non vede l’ora che finisca e poi, una volta giunti all’ultima campanella dell’ultima ora dell’ultimo giorno, ecco che spuntano malinconia e nostalgia per un’epoca che finisce e ansia e horror vacui per ciò che accadrà d’ora in poi. A pochi secondi dall’uscita, durante il fatidico e memorabile countdown, ci si guarda intorno – un po’ commossi, un po’ spaesati – tutta la carriera scolastica, gli sforzi, le soddisfazioni, le cadute, i traguardi scorrono veloci davanti agli occhi e, con un brivido, ci si rende conto che niente sarà più come prima.
“Eravamo ancora elastici e malleabili, avevamo tempo di sperimentare una nuova calligrafia, una nuova risata, la nostra stessa andatura, prima di irrigidirci e assumere una forma definitiva.”
Questo è più o meno quello che prova anche Charlie Lewis, protagonista della storia, durante l’ultimo giorno alla Merton Grange. Come lui stesso ammette, nei cinque anni di scuola si è distinto per non essersi distinto, rimanendo sempre nell’ombra e non emergendo mai. Ha alcuni amici, certo, ma la sua tendenza all’introversione la fa da padrone. Terminati gli studi e intenzionato a non andare al college, il ragazzo si appresta a passare l’estate tra solitari giri in bicicletta, il lavoro in nero alla cassa di una stazione di servizio e la difficile separazione dei suoi genitori.
“Avevo davanti l’estate, un possibile intermezzo tra rimpianto del passato e paura del futuro: perché non provare a divertirmi un po’, a vivere la mia vita sperando negli eventi?”
La storia inizia nel giugno 1997 e, sulle note delle Spice Girls, di Nick Cave e dei Blur e tra i versi di Shakespeare, viviamo con Charlie la sua Summer of Love, l’estate della svolta, della fine dolceamara di un’era, dell’uscita dal bozzolo verso la vita reale.
“Desideravo fortemente il cambiamento, un evento imprevedibile, un’avventura, insomma, e una storia d’amore pareva più alla mia portata che, non so, risolvere un caso di omicidio. […] Se quell’estate fossi stato più felice o indaffarato, forse non avrei pensato così tanto a lei, ma non ero né felice, né indaffarato, e mi innamorai di Fran.”
Un dolore così dolce non è solo il racconto di un primo amore. È anche, e soprattutto, una storia di crescita, di dolore, di struggimento, di fallimenti, di depressione, di resilienza e speranze. Consiglierei questo libro ai coetanei di Charlie che si apprestano a entrare nella vita adulta, ma anche a chi ha superato quell’età e vorrebbe rivivere quell’attimo unico, quel periodo – non sempre spensierato ma comunque irripetibile – della vita in cui siamo stati spaventati, inesperti, insicuri; quel momento in cui nonostante tutto ci siamo rialzati, in cui il futuro, bello o brutto, non era ancora giunto e ci potevamo ancora permettere di sbagliare, cambiare idea, ripensare, perché il mondo era ai nostri piedi e che tutto, a dispetto delle difficoltà, era ancora possibile.
“Ti sembra di avere tanto tempo e poi all’improvviso il tempo si accorcia e devi scegliere. Ma scegliere significa rinunciare. Apri una porta e tutte le altre si chiudono per sempre.”
Consigliato (da ascoltare con Only You di Yazoo in sottofondo)!
In collaborazione con Neri Pozza.
Grazie Daniela! La stessa sensazione di un periodo di stacco dala scuola all’università la provai molti anni fa quando mi regalarono “Il giovane Holden” di Salinger. Buon pomeriggio. 😉
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Sai che non ho mai letto “Il giovane Holden”? Devo recuperare XD buona serata!!!
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A me a suo tempo piacque, ti parlo degli anni estate 1994 o 95. Buona serata anche a te!!!
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