Eccoci qui, a fare bilanci. Mi ritengo davvero soddisfatta: quest’anno ho affrontato e smaltito tantissimi, stupendi titoli (non mi piace quantificare ma, ad ogni modo, Goodreads mi dice che ho letto 90 libri). Amo variare e leggere quanti più generi possibili, anche se sono sempre un pochino titubante se devo uscire dalla mia comfort zone (cosa sbagliata e da correggere).
I seguenti dieci titoli (in ordine sparso, non di gradimento) sono quelli che “ce l’hanno fatta”, gli indimenticabili del 2018:
Non stancarti di andare, T. Radice – S. Turconi, (Bao Publishing), un graphic novel che commuove, accarezza l’anima e insegna la dura arte dell’attesa e della resilienza. Iris scopre di essere incinta mentre Ismail rimane bloccato a Damasco e cerca con ogni mezzo di tornare da lei in Italia. Radice e Turconi fanno centro con una storia di speranza, amore e libertà.
L’estate che sciolse ogni cosa, T. McDaniel, (Atlantide Edizioni), un romanzo profondo e struggente, un vero pugno nello stomaco. Estate 1984, nella torrida e soffocante Breathed giunge Sal, un ragazzino di colore che afferma di essere Satana e di essere stato chiamato dall’avvocato Autopsy Bliss, padre del protagonista, Fielding. La piccola città dell’Ohio non sarà più la stessa.
Nel paese delle ultime cose, P. Auster, (Einaudi), a metà tra allegoria e distopia, una storia breve e cruda, un’angosciante atmosfera post-apocalittica non troppo distante dal nostro presente. Anna Blume va alla ricerca di suo fratello, giornalista disperso in un paese completamente devastato, degradato e senza legge. La scrittura magnetica di Auster tiene incollati alle pagine.
4 3 2 1, P. Auster, Einaudi, bellissimo e intricato romanzone sulle possibili quattro vite di Archie Ferguson, à la sliding doors, insomma. Commovente, appassionante, indimenticabile. Non potevo non mettere due titoli di Auster in Top Ten: il caro Paul si merita questo e altro!
Cromorama, R. Falcinelli, (Einaudi), un incredibile saggio sulla storia del colore e del suo ruolo basilare nella storia dell’uomo. Un libro davvero ben congegnato e arricchito da aneddoti, storie e tantissime illustrazioni.
Il conte di Montecristo, A. Dumas, (Feltrinelli), non credo ci sia bisogno di dire qualcosa in merito a questo straordinario capolavoro. O no? Edmond Dantes lo abbiamo tutti nel cuore, giusto? Giusto???
Lungo la via incantata, W. Blacker, (Adelphi), ho scritto una breve recensione su questo sorprendente memoir. Ribadisco solo che dovete assolutamente leggerlo. Un libro che scalda il cuore e accarezza l’anima.
Quo vadis?, H. Sienkiewicz, (Mondadori), un incredibile romanzo storico divenuto un vero classico della letteratura mondiale. L’autore (premio Nobel nel 1905) non solo narra la travagliata storia d’amore tra il patrizio Marco Vinicio e la cristiana Licia, ma ci fa immergere nella Roma decadente e vanagloriosa dell’epoca di Nerone, la cui tracotanza e follia porterà alle persecuzioni dei cristiani e al tragico incendio di Roma del 64 d.C. Grazie a questo romanzo, ho scoperto anche l’origine dell’espressione “Quo vadis?”. Se non la sapete, leggete il libro!
A Court of Mist and Fury, S. J. Maas, (Bloomsbury), secondo libro di una saga fantasy che mi sta appassionando tantissimo. Era dai tempi di Twilight e di Edward che non avevo una crush così forte per un personaggio fittizio (per chi conosce la saga, sto parlando ovviamente di Rhysand)! L’umana Feyre diventa, per forza e per amore, l’eroina di cui ha bisogno Prythian, il mondo fatato in pericolo.
Memorie di una geisha, A. Golden, (Tea), una ricostruzione storica che lascia senza parole. Nel Giappone di inizio Novecento, Chiyo sarà costretta ad abbandonare il villaggio natale e a divenire una geisha a Kyoto. Il grandissimo desiderio di rivedere Il Presidente, un uomo incontrato per caso in gioventù, spingerà Chiyo a studiare e lottare per diventare la geisha più famosa e richiesta della città.
Menzioni speciali, ovvero quelle chicche che per un pelo non ce l’hanno fatta ma che rimangono tra le letture più significative del mio 2018.
Le nemiche, C. M. Russo, Mondolibri, godibilissimo romanzo storico incentrato sulla rivalità tra Isabella d’Este e Lucrezia Borgia, divenute cognate dopo il matrimonio di quest’ultima con Alfonso, fratello della prima, nonché duca di Ferrara.
Macerie prime, sei mesi dopo, Zerocalcare, Bao Publishing, amo Michele Rech, le sue strisce, i suoi graphic novel. Punto. Non ho messo questa seconda parte in Top Ten semplicemente perché, tra le due, ho preferito la prima, Macerie prime, che ho letto nel 2017.
Le cronache di Susetta, G. De Stefano, ABEditore, una piacevolissima scoperta di quest’anno. L’esilarante incontro tra l’umano Peppino e l’irriverente zanzara Susetta.
La straordinaria invenzione di Hugo Cabret, B. Selznick, Mondadori, un libro davvero commovente e particolare, a metà strada tra romanzo e graphic novel, dove le immagini sono parte integrante della narrazione. Il giovane Hugo vive nella stazione di Parigi e, oltre a riparare gli orologi, cerca di rimettere in funzione un automa trovato anni prima dal defunto padre.
Quel che rimane incastrato nel vento, A. Tonoli, Bookabook, trovate la recensione qui. Una splendida storia pubblicata da una casa editrice, la Bookabook, che sostiene gli autori emergenti meritevoli.
Non dite che non abbiamo niente, M. Thien, 66thand2nd, uno struggente racconto familiare. A breve pubblicherò qualche riga, appena riesco ad asciugare le lacrime.
Fidanzati dell’inverno, C. Dabos, (Edizioni e/o), in questo primo libro della tetralogia de “L’attraversaspecchi” la Dabos ci introduce nel particolare e magico world building in cui vive il “topo di biblioteca” Ofelia, imbranata e introversa, capace di percepire il passato degli oggetti con un solo tocco e di attraversare gli specchi. La Dabos, come scritto in quarta di copertina, mescola fantasy, steampunk e belle époque e ciò, a parer mio, è davvero ben fatto e va a creare una validissima storia o, perlomeno, un convincente primo capitolo (il secondo, “Gli scomparsi di Chiardiluna”, uscirà il 9 gennaio).
E infine la Flop Ten. Mi dispiace. Ci ho provato, lo giuro, ma questi dieci titoli non mi sono proprio andati giù. Alcuni li ho solo in ebook, altri li ho già scambiati, perciò ho deciso di non mettere foto! Mi ripropongo comunque di dare una seconda possibilità alla Hustvedt con “Quello che ho amato”, che ho in programma di leggere nel 2019.
- Giro di vite, H. James, Mondolibri
- La guardarobiera, P. McGrath, Mondolibri
- Come la ferita di una spada, A. Altan, Edizioni e/o
- La sarta di Maria Antonietta, memorie di Rose Bertin, Edizioni Clichy
- Eleanor Oliphant sta benissimo, G. Honeyman, Garzanti
- Heather, più di tutto, M. Weiner, Mondolibri
- Isola, S. R. Hjelm Jacobsen, Iperborea
- Un’inquietante simmetria, A. Niffenegger, Mondadori
- La forma dell’acqua, G. del Toro, tre60
- L’estate senza uomini, S. Hustvedt, Einaudi.
Auguro a tutti voi un sereno, gioioso, fortunato, libroso e indimenticabile 2019! HAPPY NEW YEAR! ❤