
CASA EDITRICE: SCRITTURA E SCRITTURE
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2018
PREZZO DEL CARTACEO: €16,00
PAGINE: 407
In questo ibrido tra memoir e saggio divulgativo, Miranda ci prende per mano e ci accompagna in un ricco “viaggio nella raccolta più popolare della letteratura cosiddetta di evasione”, ossia la “Biblioteca per signorine” di Salani, mostrandoci l’importanza di questa collana per ragazze e ridandole la dignità che merita.
La letteratura dedicata alle ragazze di cui questo prodotto letterario fa parte ha avuto una longevità incredibile (da metà ‘800 agli anni 80 del ‘900) e, a dispetto dei pregiudizi che aleggiano attorno ad essa – storielle rosa, romanzetti di secondo ordine, narrativa poco intelligente – è divenuto un simbolo e ha plasmato almeno quattro generazioni di donne, ispirando film e commedie e dando voce ad autrici come Matilde Serao – candidata più volte al Premio Nobel per la Letteratura – e la baronessa Orczy (ciclo de La Primula Rossa).
Un genere tendenzialmente bistrattato dalla critica letteraria e relegato a mero intrattenimento e letteratura d’evasione ma che, in realtà, diviene un utilissimo mezzo per studiare e analizzare i cambiamenti socio-culturali e l’evoluzione della figura della “signorina” e della donna avvenuti in Europa e, soprattutto, in Italia nell’arco di più di un secolo.
Secondo l’autrice, infatti, la poca considerazione data a questo prodotto potrebbe essere causata dalla sua pubblicazione in contemporanea a quella di una letteratura estremamente rilevante e preponderante (traduzione dei russi, Pirandello) o, magari, dall’erronea trasposizione in italiano dei titoli dei romanzi che andava così a sminuire la profondità e complessità di alcuni dei suddetti libri.
Un esempio tra tutti. A differenza degli Harmony moderni, qui c’è sempre un intento educativo e di ammonimento: non si esalta il matrimonio, non si predica l’amore, bensì si mostra – con interessanti approfondimenti psicologici – che la vita matrimoniale non è tutta rose e fiori, ma richiede impegno e dedizione da entrambe le parti e che, soprattutto, non è un traguardo da raggiungere ma un punto di partenza, un fondamento su cui costruire.
Ho apprezzato molto le parti autobiografiche che fanno da intramezzo al saggio e mi è piaciuta la trattazione dei vari concetti e tematiche a partire dalle sinossi dei romanzi più significativi di questa collana anche se, a mio avviso, c’è un po’ troppa “carne al fuoco” – troppe trame riportate tutte insieme, per intenderci – che, a tratti, va ad interrompere la scorrevolezza del discorso, rendendolo ripetitivo e ridondante.
Forse sono troppo giovane per averne ricordo. Probabilmente faccio parte di una generazione successiva a quelle che l’hanno vissuta al suo apice.
Ad ogni modo, leggere della “Biblioteca per signorine” è stato estremamente illuminante e interessante: grazie ad una prosa piacevole e diretta, Miranda riesce a rivalutare questa collana sottolineando la complessità dei temi trattati, la sua importanza in una società in continuo cambiamento e la sua capacità di andare di pari passo con la storia.
In collaborazione con Scrittura e Scritture.
Sarei curioso di leggere questi libri… buon pomeriggio, Daniela! 😉
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Sono contenta ti abbiano incuriosito! Buon pomeriggio a te! 😊
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