Consigli lesti e onesti

“Nero ananas” – V. Aiolli

CASA EDITRICE: VOLAND

ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2019

PREZZO DEL CARTACEO: €17,00

PAGINE: 346

 

“Le rivoluzioni passano anche dalla morte di qualche persona”. 

Violenze, sparatorie, attentati, agguerrite proteste, bombe, morti, terrorismo.

Tra gli anni più bui della storia italiana emergono senza dubbio i cosiddetti “anni di piombo”, quel lasso di tempo generalmente circoscritto tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Ottanta del Novecento e caratterizzato appunto da innumerevoli scontri, stragi, macchinazioni, depistaggi – i cosiddetti false flag – e lotte armate dovuti a una sconvolgente radicalizzazione di opposte ed estreme ideologie politiche.

La strage di Piazza Fontana a Milano – 12 dicembre 1969 – viene da molti considerata come l’inizio convenzionale di un periodo già da tempo violento e tormentato, la punta dell’iceberg della strategia della tensione, portata avanti dai movimenti di lotta armata, volta a creare paura e inquietudine e a destabilizzare il precario equilibrio della società italiana dell’epoca attraverso attentati mirati e apparentemente casuali.

Romanzo storico polifonico – in parte memoir, in parte romanzo di formazione – le cui voci che si susseguono (reali e fittizie, entrambe celate dietro soprannomi) ci mostrano quattro anni di storia italiana da diverse angolazioni, punti di vista e ideologie: politici, anarchici, un ragazzino in cerca di sua sorella, un dottore di estrema destra, giovani e sconsiderati neofascisti manovrati come pedine, “qualcuno più in alto” che agisce nell’ombra e muove minuziosamente i fili… Prospettive da cui noi, silenziosi spettatori, possiamo osservare due facce dell’Italia: quella spensierata delle Cinquecento, dei Mondiali in Messico, di Nada, Celentano e Nicola di Bari a Sanremo, e quella oscura, complottista, oberata da lotte intestine estremiste che, senza compromessi e scrupoli, favoriscono il dilagare della paura, il crollo delle certezze e degli equilibri già labili. 

“Noi vogliamo soltanto che l’opinione pubblica italiana ne sia colpita. E che richieda maggiore autorità e ordine”.

Destreggiandosi tra narrazione in prima, seconda e terza persona, Aiolli riesce a passare con nonchalance dal generale al particolare. I capitoli sulla vicenda personale del ragazzino senza nome e i trascorsi e i ricordi dei vari personaggi si alternano in modo equilibrato e sensato alla situazione dell’Italia intera, mantenendo sempre vive l’attenzione e la tensione.

Ammetto di essere vergognosamente ignorante riguardo la storia e la politica italiane recenti. Leggere il romanzo di Aiolli, però, mi ha avvicinata ad esse e, in maniera estremamente semplice, efficace e profonda, mi ha permesso di acquisire una base e una prima conoscenza di tali materie, grazie soprattutto ad una storia dura, solenne e di impatto.

“Destabilizzare l’ordine pubblico per stabilizzare l’ordine politico”.

In un’epoca di incertezze, disinformazione, razzismo, xenofobia e tensioni come quella che stiamo vivendo, un romanzo come “Nero ananas” non poteva non essere nella dozzina dello Strega 2019. Consigliatissimo!

In collaborazione con Voland.

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