“Fumo negli occhi e altre avventure dal crematorio” – C. Doughty

CASA EDITRICE: Carbonio Editore

COLLANA: Cielo Stellato

ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2018

PREZZO DEL CARTACEO: €16,50

PAGINE: 250

TRADUZIONE: O. Ellero

“Con una smorfia di disgusto dipinta in volto ed emettendo un suono talmente acuto che solo i cani potevano udirlo, poggiai la lama sulla sua guancia. Fu così che cominciò la mia carriera da barbiere dei morti.”

Tra una laurea in Storia medievale e un secondo degree in Scienze mortuarie, l’americana Caitlin Doughty – fin da piccola morbosamente attratta dalla morte – è stata una mortician (una becchina, insomma). Prima di ideare una serie web, fondare il collettivo The Order of the Good Death e metter su un’impresa funebre no-profit, ha lavorato per sei anni in una azienda a conduzione familiare di Oakland come addetta alla cremazione. 

“Ero attratta da tutti gli aspetti della mortalità: le spoglie, i rituali, il cordoglio.”

Memoir ironico, irriverente e divertente che – attraverso aneddoti personali, numerose citazioni e dettagliate e impressionanti descrizioni di cadaveri, cremazioni et similia – ci mostra il “dietro le quinte” di un luogo considerato respingente e che vorremmo vedere il più tardi possibile.

“L’abbiamo nascosta [la morte] con tanta abilità da riuscire quasi a credere di essere la prima generazione di immortali. Eppure non lo siamo affatto.” 

L’obiettivo della Doughty – anche attraverso la sua impresa funebre – è quello di rivoluzionare e normalizzare l’idea della morte, un processo che spaventa, verso il quale non siamo mai veramente pronti e che la società da sempre nasconde e tenta di edulcorare. 

“Dovevamo conoscere la morte. Comprendere quale complicato processo mentale, fisico ed emotivo sia, e rispettarla e temerla per quello che è.” 

Un libro inusuale, utile, godibile che consiglio assolutamente, anche a chi è più sensibile a dettagli un po’ macabri: leggere ciò può servire come catarsi.

In collaborazione con Carbonio Editore.