
UN ROMANZO INGLESE – S. Hochet
CASA EDITRICE: Voland
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2016
PREZZO DEL CARTACEO: €15,00
PAGINE: 126
TRADUZIONE: R. Lana
“Volevo che Jack godesse della vita senza preoccupazioni, in un nido di dolci menzogne creato solo per lui.”
Siamo in Inghilterra, nel 1917, in piena Grande Guerra. La narrazione é affidata ad Anna, moglie dell’orologiaio Edward Whig e madre del piccolo Jack. A seguito dei bombardamenti nemici su Londra, la famiglia si rifugia in uno sperduto cottage nel Sussex. I sacrifici e le privazioni sono tanti, la guerra non fa sconti a nessuno. Eppure i due sposi non vogliono rinunciare a una governante per loro figlio: Edward lavora senza sosta e Anna, traduttrice e amante dell’arte, vorrebbe riconquistare un po’ di quella libertà messa in stand-by dopo la nascita di Jack.
La donna, come tutte le persone che non sono al fronte, prova a mantenere una parvenza di vita normale, di non pensare agli orrori della guerra e di trovare un equilibrio tra le sue passioni da “risvegliare” e la vita da madre.
Il cottage è un piccolo mondo felice, lontano dal tumulto e dalla morte causati dal conflitto. È un angolo di paradiso dove gli abitanti tentano di vivere solo il momento presente, prendendo a modello il piccolo Jack, innocente e ignaro del male che c’è oltre la porta di casa.
“Jack torna da lei saltellando. Allegro come un fauno. Siamo dei vecchi miserabili in confronto a questo piccolo essere esaltato. Siamo saturi di pregiudizi. Abbiamo vissuto mille anni.”
A completare il quadro idilliaco c’è George, governante dei sogni. Attenzione, precisione, propensione all’ascolto e alla comprensione del bambino, tante idee divertenti. L’unica “nota stonata”? George è un uomo, anzi un ragazzo. Buono, dolce e virtuoso. Pericoloso, agli occhi di Edward…
Ho apprezzato molto il modo in cui la Hochet ha saputo declinare l’argomento maternità – diretta, dura, senza filtri o giri di parole – facendo emergere quei pensieri e sensazioni indicibili, reconditi ma comprensibili, che ogni madre, almeno una volta, ha covato in sé.
“Il bambino non sapeva parlare e mi sentivo a disagio. Non riuscivo a comprenderlo. I suoi pianti mi angosciavano. Quando la smetterà? Ho paura di commettere un gesto sconsiderato che possa fargli del male. E poi la domanda che non avrei mai voluto pormi: sono davvero fatta per questo? È questo essere madre?”
Splendido, poi, il dare voce ai sentimenti del bambino. Il suo punto di vista, le sue scoperte, l’evolvere della sua mente, la graduale presa di coscienza di sé come essere umano.
Consiglio assolutamente questo romanzo anche per le altre tematiche trattate: emancipazione femminile, naufragio del matrimonio, l’amore e la vita dopo l’arrivo di un figlio, la sublimazione del sesso attraverso altre occupazioni, le amicizie preziose, salvifiche e sincere…
Bellissimo!
SONO TUTTE STORIE D’AMORE – D. M. Cardoso
CASA EDITRICE: VOLAND
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2017
PREZZO DEL CARTACEO: € 15,00
PAGINE: 138
TRADUZIONE: D. Petruccioli
“La mia biblioteca. Ho vissuto tutte le vite che ho letto. Migliaia di vite. Le vite che ho letto non per questo sono state meno mie. Non c’è molta differenza tra le cose vissute leggendo e quelle vissute vivendo.”
La scrittrice portoghese Cardoso ci propone una raccolta di quattordici racconti (due inediti rispetto all’edizione portoghese) il cui fil rouge è l’amore, sentimento declinato in più sfaccettature: odio, gelosia, invidia, necessità di ricordare, potere salvifico dei libri, legame indissolubile tra due gemelli, amore tra genitori e figli. Temi sviscerati e vivisezionati attraverso la lente del grottesco, del realismo magico e di situazioni surreali.
“È vero che alcune cose si possono dire solo quando ormai sono diventate altro, o perlomeno quando hanno ormai assunto un’importanza diversa.”
Come nella maggior parte delle raccolte di racconti, ne troviamo alcuni veramente belli e memorabili (come il primo), altri che abbassano un po’ il livello generale. Senza dubbio, ho apprezzato lo stile asciutto, calmo e disilluso della Cardoso.
Consigliato!
Entrambi in collaborazione con Voland.
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